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Generazione Z: oltre lo stipendio Passione, Crescita e Bilanciamento Vita-Lavoro

Generazione Z: oltre lo stipendio Passione, Crescita e Bilanciamento Vita-Lavoro

La Generazione Z (o Gen Z) comprende le persone nate indicativamente tra la fine degli anni ’90 e l’inizio del 2010, succedendo alla Generazione Y (i Millennial).

Si tratta della prima generazione cresciuta interamente nell’era digitale, con internet, smartphone e social media. Questo, ovviamente, ha influenzato profondamente il loro modo di vivere, lavorare e relazionarsi con il mondo.

Essendo cresciuti con l’accesso immediato alle informazioni e alle reti sociali, risultano molto agili nel mondo digitale e propensi a sfruttare strumenti tecnologici in ogni aspetto della vita

Rispetto alle generazioni precedenti (come i “Baby Boomer” o la “Generazione X”), la Generazione Z dimostra un cambiamento significativo nel modo in cui vede il lavoro e la vita personale. Ad essi si uniscono gli Zillennials, che includono le persone nate tra gli ultimi anni della generazione Millennial e i primi anni della Generazione Z.

Mentre le generazioni più vecchie spesso erano disposte a sacrificare il proprio tempo e il proprio benessere personale per la carriera o la stabilità economica, la Gen Z sembra dare priorità a un equilibrio vita-lavoro sano e al benessere a 360°.

Facciamo ora un viaggio negli interessi e nelle tendenze di questa generazione, così da capire quali sono le “novità” attuali in ambito lavorativo.

Generazione Z e tendenze di benessere

È chiaro che la Gen Z è molto più consapevole dell’importanza della salute mentale e del benessere emotivo rispetto alle generazioni precedenti. Crescendo in un mondo altamente competitivo e spesso frenetico, molti membri di questa generazione sentono il bisogno di bilanciare lavoro e vita personale per evitare burnout e stress eccessivo

Non è raro imbattersi in ragazzi che cercano ambienti di lavoro che promuovano una buona salute mentale, flessibilità e un senso di scopo.

La pandemia di COVID-19, inoltre, ha accelerato l’adozione del lavoro da remoto e ibrido, e la Gen Z è particolarmente incline a sostenere questo modello. Preferiscono flessibilità in termini di orari e luogo di lavoro, che consente loro di integrare meglio le esigenze personali con quelle professionali.

 La possibilità di lavorare da casa o in modalità flessibile è spesso considerata un criterio importante nella scelta di un datore di lavoro.

La Generazione Z è attratta anche da aziende che hanno una missione chiara e valori etici. Spesso cercano un significato nel lavoro che svolgono, preferendo ruoli che abbiano un impatto positivo sulla società e sull’ambiente, piuttosto che semplicemente un alto stipendio.

I giovani della Gen Z valorizzano molto più le esperienze rispetto ai beni materiali. Questo li porta a cercare lavori che consentano loro di viaggiare, apprendere nuove competenze o vivere avventure significative, piuttosto che restare intrappolati in un modello lavorativo rigido.

I modelli di successo e realizzazione personale delle generazioni passate, basati su carriera stabile e accumulo di beni, sembrano meno attraenti per la Gen Z. Piuttosto, vogliono costruire vite che diano spazio ai loro interessi, alle passioni personali e al tempo libero.

È a dir poco fantastico notare come, la generazione Z, si distingue per un approccio più olistico e consapevole al lavoro, cercando un equilibrio tra vita professionale e personale, benessere mentale e scopo. 

Per loro, il lavoro deve adattarsi alla vita e non il contrario!

 

Ricerca di lavoro per i giovani del 2024 e del futuro: stress e difficoltà

Per la generazione Z, è importante poter gestire il tempo in modo autonomo, scegliendo modelli di lavoro ibridi o da remoto, e avere percorsi di sviluppo chiari che offrano possibilità di apprendimento continuo e avanzamento di carriera

Tuttavia, per quanto siano intraprendenti e ambiziosi, molti componenti di questa generazione trovano il processo di ricerca di lavoro particolarmente stressante

Spesso si scontrano con sistemi di selezione lunghi, meccanismi aziendali obsoleti e una mancanza di trasparenza, il che rende difficile individuare aziende che rispondano alle loro esigenze. 

Di conseguenza, molte organizzazioni devono ripensare le proprie offerte lavorative per adattarsi a questo cambiamento generazionale.

Le aziende che desiderano attrarre e trattenere i talenti della Gen Z dovrebbero concentrarsi su alcune strategie chiave, di cui parleremo nel prossimo paragrafo.

Aziende e reclutamento Gen Z: consigli utili

Per attrarre e trattenere i talenti della Generazione Z, le aziende devono adottare strategie moderne che si allineino ai valori e alle aspettative di questa generazione, che differiscono notevolmente da quelle dei lavoratori più anziani. 

Di seguito alcuni punti chiave che le imprese dovrebbero considerare per avvicinare la Gen Z, ponendo al centro flessibilità, crescita professionale e un’esperienza di lavoro gratificante.

Flessibilità oraria e luogo di lavoro

La Generazione Z desidera un forte equilibrio tra vita lavorativa e personale. 

Per molti, l’idea di essere vincolati a una scrivania in orari tradizionali appare ormai tramontata e a dir poco opprimente. Le aziende che offrono flessibilità oraria e la possibilità di lavorare da remoto part-time o full-time, quindi, hanno un vantaggio competitivo nell’attrarre questi giovani professionisti

Tuttavia, per garantire il successo dello smartworking, le aziende devono fornire ai lavoratori gli strumenti giusti, come accesso a software di collaborazione, piattaforme per la gestione dei progetti e sistemi di timbratura da remoto. 

Sistemi di cui parleremo meglio nei prossimi paragrafi.

Crescita professionale e sviluppo continuo

La Generazione Z è estremamente ambiziosa e ha una forte inclinazione verso l’apprendimento pratico e teorico costante.

Le aziende che vogliono avvicinare e trattenere questi talenti devono offrire programmi di formazione e sviluppo chiari e ben strutturati. Creare percorsi di crescita interna, con opportunità di avanzamento basate su competenze e risultati, permette di motivare e stimolare i giovani professionisti.

Investire in iniziative di upskilling e reskilling (ovvero potenziare e aggiornare le competenze) può aiutare l’azienda a rimanere competitiva, mentre i dipendenti della Gen Z saranno più inclini a rimanere fedeli all’organizzazione se vedono possibilità reali di crescita. 

Workshop, mentoring, corsi di formazione online e piattaforme di e-learning sono strumenti efficaci per soddisfare questo bisogno di sviluppo continuo.

Migliorare l’esperienza di candidatura

Il processo di candidatura è spesso un momento decisivo per la Gen Z, che cerca aziende che possano offrire un’esperienza veloce, trasparente e semplice. Per evitare di scoraggiare i candidati con procedure lunghe e poco chiare, le aziende devono semplificare il processo di selezione. 

L’utilizzo di piattaforme di reclutamento moderne, test di competenze snelli e colloqui virtuali possono rendere il percorso di assunzione più fluido. 

Inoltre, fornire feedback puntuali ai candidati, permette di costruire una reputazione positiva. 

La Gen Z apprezza l’onestà e la chiarezza, quindi le aziende dovrebbero evidenziare chiaramente i valori aziendali, le opportunità di crescita e le aspettative già durante il processo di selezione.

Cultura aziendale inclusiva e orientata ai valori

I giovani della Generazione Z sono noti per essere molto attenti alle questioni sociali, ambientali e relative alla diversità.

Vogliono lavorare in organizzazioni che promuovano l’uguaglianza di genere, l’equità salariale e la rappresentanza di varie identità culturali e sociali. Le imprese che adottano iniziative concrete in questi ambiti, come politiche di inclusione, programmi di sostenibilità e responsabilità sociale, tendono ad attrarre più facilmente i talenti della Gen Z. 

Inoltre, una cultura aziendale che valorizza l’impatto sociale e promuove il benessere collettivo crea un ambiente di lavoro più significativo per questi giovani.

Utilizzo della tecnologia per migliorare il lavoro

Essendo nativi digitali, la Generazione Z è abituata a interagire con la tecnologia in tutti gli aspetti della vita. Per questo motivo, è fondamentale che le aziende adottino strumenti tecnologici all’avanguardia per facilitare il lavoro quotidiano

Utilizzare piattaforme digitali che consentono la collaborazione in tempo reale, l’automazione delle attività e la gestione efficiente dei progetti è essenziale per mantenere i giovani dipendenti motivati.

Inoltre, fornire accesso a strumenti di produttività che siano user-friendly e integrati tra loro contribuisce a ridurre lo stress legato al lavoro e a migliorare l’efficienza operativa.

Benessere e salute mentale

Le aziende devono creare un ambiente che promuova il benessere psicologico, attraverso politiche di lavoro che prevengano il burnout e offrano supporto. 

Iniziative come giorni di riposo extra, accesso a consulenze psicologiche, programmi di benessere e flessibilità lavorativa per gestire le esigenze personali possono fare una grande differenza. 

Creare una cultura aziendale che riconosce l’importanza della salute mentale non solo aiuta a trattenere i dipendenti, ma migliora anche la produttività complessiva.

Feedback e riconoscimento costante

La Generazione Z apprezza un ambiente di lavoro che offre feedback continuo e riconoscimento per i risultati raggiunti. Non aspettano la classica revisione annuale per ricevere suggerimenti o elogio. 

Implementare sistemi di feedback rapido e costante, magari tramite incontri settimanali o strumenti digitali per monitorare i progressi, può aiutare i giovani dipendenti a sentirsi valorizzati e a mantenere alto il livello di fedeltà. 

Il riconoscimento pubblico, sia attraverso premi o semplici menzioni positive, può avere un impatto significativo sui team di lavoro.

Sistema di timbratura da remoto: ecco come aiutare la Gen Z

Lo smartworking rappresenta una delle richieste più rilevanti della Generazione Z e se implementato correttamente, può essere vantaggioso sia per i lavoratori che per i datori di lavoro

Per la Gen Z, la flessibilità oraria e la possibilità di lavorare da remoto offrono una maggiore autonomia e la capacità di gestire meglio il proprio tempo, riducendo lo stress e favorendo l’equilibrio tra vita professionale e personale. 

Dall’altra parte, le aziende possono trarre vantaggio dalla maggiore produttività che spesso deriva dal lavoro a distanza, riducendo i costi operativi e aumentando l’accesso a un pool di talenti più ampio, poiché la distanza geografica non è più un limite.

Tuttavia, per garantire un’efficace implementazione dello smartworking, è fondamentale creare un sistema di gestione che tuteli gli interessi di entrambe le parti, mantenendo un equilibrio tra flessibilità e controllo.

Ecco, quindi, che uno degli aspetti centrali di questo modello di lavoro è l’introduzione di un sistema sicuro e professionale di timbratura da remoto. Molte aziende temono che l’assenza di una supervisione fisica possa ridurre la produttività o rendere difficile monitorare il tempo effettivamente dedicato al lavoro. 

Tuttavia, le tecnologie moderne consentono di superare questi problemi attraverso strumenti di timbratura virtuale che permettono ai dipendenti di “segnare” l’inizio e la fine delle proprie giornate lavorative direttamente da casa o da qualsiasi luogo si trovino. 

Questi sistemi non solo garantiscono una maggiore trasparenza, ma sono anche in grado di fornire dati dettagliati sul tempo lavorato, sulle pause e sull’eventuale lavoro straordinario, consentendo ai datori di lavoro di mantenere il controllo operativo senza interferire con la flessibilità che i lavoratori richiedono.

Implementare una soluzione di timbratura da remoto, però, non dovrebbe essere solo un modo per monitorare il personale, ma piuttosto una parte di un più ampio ecosistema di fiducia e responsabilità tra azienda e dipendente. Un approccio basato su obiettivi e risultati può sostituire il tradizionale controllo sulle ore di lavoro. 

La Generazione Z, infatti, tende a preferire un sistema che misura la produttività in base al raggiungimento degli obiettivi piuttosto che alla semplice presenza fisica o al numero di ore trascorse davanti al computer. 

La timbratura virtuale diventa così uno strumento accessorio, utile per garantire una gestione efficiente del tempo, ma il vero focus dovrebbe rimanere sugli output e sulla qualità del lavoro svolto.

Per rendere lo smartworking sostenibile anche dal punto di vista aziendale, è bene dotarsi di infrastrutture digitali solide e sicure. I sistemi di timbratura da remoto devono essere integrati con piattaforme di gestione dei progetti, che permettano ai manager di monitorare i progressi del team e di gestire le risorse umane in modo efficace. 

Insomma, lo smartworking, se ben organizzato, può rappresentare un beneficio significativo per entrambe le parti che ci parla di maggiore produttività, riduzione dei costi per l’azienda e work life balance.

Implementare sistemi di feedback rapido e costante, magari tramite incontri settimanali o strumenti digitali per monitorare i progressi, può aiutare i giovani dipendenti a sentirsi valorizzati e a mantenere alto il livello di fedeltà. 

Il riconoscimento pubblico, sia attraverso premi o semplici menzioni positive, può avere un impatto significativo sui team di lavoro.

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