Whistleblowing: la chiave per una cultura aziendale trasparente e sicura
- Whistleblowers: chi sono e cosa fanno
- Whistleblowing in Italia: leggi di riferimento
- Whistleblowing e i vantaggi per l’azienda
- Casi di studio nel Whistleblowing
- Whistleblowing e tecnologie devono andare a braccetto
- Strumenti per Whistleblowing: caratteristiche essenziali
- Whistleblowing: l’importanza di educare i dipendenti
“Whistleblowing”…
Lo hai mai sentito nominare?
Per molti, è un ennesimo termine straniero tutto da scoprire. Per altri, invece, è la chiave per il successo aziendale.
È un termine che suona un po’ strano, vero? Ma dietro questa parola inglese c’è un concetto davvero interessante e sempre più importante nel mondo delle aziende moderne.
In pratica, si tratta di persone (i cosiddetti whistleblowers) che segnalano attività scorrette o illecite all’interno di un’organizzazione. Stiamo parlando di attività come frodi, violazioni etiche, rischi per la sicurezza o altri comportamenti che vanno contro le regole. Insomma, i whistleblowers alzano la voce, o “soffiano il fischietto” (da qui il termine) quando vedono qualcosa che non va, aiutando così a proteggere l’integrità delle aziende.
Osservando telegiornali e la società, sarà facile dedurre che negli ultimi anni, il whistleblowing è diventato sempre più rilevante, soprattutto perché gli ambienti di lavoro stanno puntando a promuovere etica e trasparenza aziendale come mai prima d’ora. Non è più solo una questione di rispettare le leggi, ma di costruire un ambiente di fiducia, in cui i dipendenti si sentono sicuri nel segnalare eventuali problemi senza paura di ritorsioni.
Ora che abbiamo spiegato cos’è il whistleblowing vediamo perché è diventato una parte cruciale per le imprese moderne e come contribuisce a creare un ambiente di lavoro più sano e sicuro per tutti.
Whistleblowers: chi sono e cosa fanno
Diciamo che, più che parlare di chi sono i whistleblower e cosa fanno… È bene parlare di cosa rischiano.
I whistleblowers, come anticipato sono coloro che, all’interno di un’azienda, segnalano comportamenti illeciti o non etici. Tuttavia, il loro ruolo non è privo di rischi. Nonostante le normative che dovrebbero proteggerli, molti whistleblowers temono ritorsioni, come licenziamenti, demansionamenti o isolamento professionale.
Denunciare comportamenti scorretti può metterli in una posizione scomoda, specialmente se le violazioni coinvolgono persone di potere all’interno dell’azienda. Inoltre, a volte possono essere etichettati come “traditori” o “spie” dai colleghi.
Per questo, in molti paesi, sono state introdotte leggi per garantire il loro anonimato e proteggerli da eventuali conseguenze negative, rafforzando così la fiducia in chi decide di parlare.
Whistleblowing in Italia: leggi di riferimento
Negli ultimi anni, il tema del whistleblowing ha acquisito crescente importanza in Italia, tanto da spingere il legislatore a introdurre normative specifiche per tutelare i segnalatori di illeciti e a far rispettare in maniera rigorosa quanto previsto dall’UE.
In particolare siamo parlano delle seguenti leggi:
- Legge n. 179 del 2017
Questa legge rappresenta una delle principali misure introdotte per tutelare i whistleblower in Italia.
Essa prevede: tutela dell’identità, obbligo di garanzia e sanzioni per ritorsioni.
- Decreto Legislativo n. 231 del 2001
Sebbene non sia specificamente dedicato al whistleblowing, questo decreto stabilisce la responsabilità amministrativa delle persone giuridiche e incoraggia le aziende ad adottare modelli organizzativi per prevenire reati. All’interno di questi modelli, la segnalazione di illeciti è una pratica incoraggiata per dimostrare l’impegno dell’azienda verso la legalità.
- Direttiva (UE) 2019/1937
L’Unione Europea ha adottato una direttiva sul whistleblowing che gli Stati membri devono recepire. Anche se l’Italia ha già introdotto normative nazionali in questo campo, la direttiva stabilisce requisiti minimi per la protezione dei whistleblower.
Questa direttiva sottolinea e fa riferimento ai canali di segnalazione e alla protezione dei dipendenti.
- Legge n. 4 del 2013 (Legge sul Diritto di Accesso)
Questa legge stabilisce il diritto di accesso ai documenti amministrativi, promuovendo la trasparenza nella pubblica amministrazione. Anche se non è specificamente relativa al whistleblowing, essa incoraggia la segnalazione di illeciti come strumento per garantire una gestione pubblica più trasparente.
Il panorama normativo italiano sul whistleblowing è in continua evoluzione e si sta adeguando alle nuove esigenze di trasparenza e integrità nelle organizzazioni. Ma già grazie a queste leggi, i segnalatori di illeciti hanno una maggiore protezione legale e possono contribuire attivamente a creare un ambiente di lavoro più etico e responsabile.
Whistleblowing e i vantaggi per l’azienda
Spesso si pensa al whistleblowing come una pratica positiva per i team di lavoro, ma questo è un grande errore. Vi sono vantaggi tangibili che le aziende possono ottenere implementando sistemi di whistleblowing, come ad esempio la rilevazione precoce di irregolarità.
L’implementazione di un sistema di whistleblowing permette alle aziende di identificare e affrontare tempestivamente comportamenti illeciti o non etici. Ciò contribuisce a prevenire situazioni problematiche che potrebbero degenerare in scandali pubblici o in gravi danni economici.
Le aziende che adottano un approccio proattivo alla segnalazione di illeciti possono ridurre anche il rischio di controversie legali. Affrontare i problemi prima che si trasformino in cause legali costose, d’altronde, può comportare significativi risparmi finanziari e proteggere la reputazione aziendale.
Le organizzazioni che promuovono una cultura di trasparenza e responsabilità guadagnano fiducia da parte di clienti, partner commerciali e investitori. Una buona reputazione che può tradursi in maggiori opportunità di business e in una base di clienti più leale.
Infine, adottare pratiche di whistleblowing aiuta le aziende a rispettare le normative vigenti, evitando sanzioni e migliorando la compliance complessiva.
Casi di studio nel Whistleblowing
Il caso di Enron, un gigante dell’energia statunitense, è emblematico nel campo del whistleblowing e ci fa ben capire come questa pratica può avere effetti positivi per le aziende e l’economia. Enron ha raggiunto la notorietà per il suo crollo nel 2001, derivante da pratiche contabili fraudolente.
Sherron Watkins, una vicepresidente della compagnia, notò discrepanze significative nei bilanci aziendali e decise di segnalare le irregolarità utilizzando i canali interni dell’azienda. Nonostante le sue preoccupazioni, i dirigenti ignorarono i suoi avvertimenti, portando al fallimento dell’azienda.
Nonostante tutto, il coraggio di Watkins ha avuto risvolti positivi nel lungo termine.
La sua denuncia ha contribuito alla creazione della legge Sarbanes-Oxley del 2002, che ha introdotto normative più rigorose per la trasparenza finanziaria nelle aziende pubbliche.
Abbiamo deciso di parlarvi del caso di Enron in quanto evidenzia in pieno l’importanza di una cultura aziendale che favorisca il whistleblowing.
Whistleblowing e tecnologie devono andare a braccetto
Se è chiaro quanto detto nelle righe precedenti, è anche chiaro il fatto che avere un sistema di segnalazione anonima efficace è cruciale per le aziende che desiderano promuovere un ambiente di lavoro etico e trasparente.
Un sistema affidabile e anonimo permette ai dipendenti di segnalare comportamenti illeciti o non etici senza temere ritorsioni. Quando i dipendenti si sentono al sicuro nel comunicare le loro preoccupazioni, si riduce il rischio di frodi e violazioni che potrebbero danneggiare gravemente l’azienda.
Le soluzioni digitali giocano un ruolo fondamentale in questo processo.
Piattaforme sicure e user-friendly possono facilitare le segnalazioni, garantendo la privacy dei whistleblower. Tecnologie come la crittografia e l’autenticazione a più fattori proteggono le informazioni sensibili, assicurando che le segnalazioni siano trattate in modo confidenziale.
Inoltre, un sistema digitale può fornire aggiornamenti in tempo reale sullo stato delle segnalazioni, rafforzando la fiducia dei dipendenti nel processo.
Implementare un sistema di segnalazione digitale non solo promuove un comportamento etico all’interno dell’azienda, ma contribuisce anche a creare una cultura della trasparenza.
Sappiamo tutti che in un mondo la reputazione è al centro di ogni business. Pertanto investire in questi strumenti può rivelarsi un’ottima strategia per il successo a lungo termine.
Strumenti per Whistleblowing: caratteristiche essenziali
Quando si tratta di implementare un sistema di whistleblowing efficace, è fondamentale scegliere strumenti che garantiscano un ambiente sicuro e affidabile per le segnalazioni.
Ecco alcune caratteristiche essenziali che questi strumenti dovrebbero avere:
- Anonimato nel whistleblowing: la capacità di segnalare in modo anonimo è cruciale. Gli strumenti devono garantire che l’identità del segnalatore di illeciti rimanga protetta, incoraggiando così più persone a farsi avanti;
- Sicurezza dei dati: i dati sensibili devono essere crittografati e protetti da accessi non autorizzati. Le aziende devono adottare misure robuste di sicurezza informatica per prevenire fughe di informazioni. L’uso di software dedicati per la gestione delle segnalazioni può fornire una protezione aggiuntiva;
- Usabilità: la piattaforma deve essere intuitiva e facile da usare. Un’interfaccia user-friendly aiuta i dipendenti a navigare e inviare segnalazioni senza frustrazioni, aumentando la partecipazione al sistema di whistleblowing;
- Tracciabilità: è importante che gli strumenti permettano di monitorare il progresso delle segnalazioni. I whistleblower dovrebbero poter ricevere aggiornamenti sullo stato della loro denuncia, mantenendo un collegamento anche dopo la segnalazione;
- Supporto multilingue: in aziende internazionali, è fondamentale che la piattaforma supporti più lingue, permettendo a tutti i dipendenti di utilizzare il sistema nella lingua a loro più comoda;
- Formazione e risorse: gli strumenti dovrebbero includere materiali educativi per aiutare i dipendenti a comprendere il processo di whistleblowing e l’importanza di segnalare comportamenti scorretti, contribuendo così all’etica aziendale;
- Integrazione con politiche aziendali: gli strumenti devono essere in linea con le politiche aziendali esistenti e con le normative locali riguardanti il whistleblowing e il diritto alla protezione dei segnalatori di illeciti, garantendo così una gestione conforme e strutturata delle segnalazioni;
- Feedback e valutazione: un sistema efficace dovrebbe anche permettere di raccogliere feedback dai dipendenti sull’efficacia del processo di segnalazione, per apportare continui miglioramenti.
Uno strumento anti-whistleblowing di questo tipo può non solo aumentare il numero di segnalazioni, ma anche migliorare la cultura aziendale, rendendo i dipendenti più fiduciosi nel sistema di gestione delle segnalazioni e nel rispetto dei principi etici.
Whistleblowing: l'importanza di educare i dipendenti
Per far sì che i dipendenti si sentano motivati a segnalare comportamenti scorretti o illeciti, è essenziale educarli sul significato e sull’importanza di questo processo.
Prima di tutto, i dipendenti devono essere informati sull’esistenza del whistleblowing, inclusi i diritti e le protezioni disponibili per i segnalatori di illeciti. Con un’educazione mirata, i dipendenti sono formati sull’importanza dell’integrità e della trasparenza, diventando così più propensi a impegnarsi attivamente per il bene dell’organizzazione.
Molti dipendenti esitano a segnalare comportamenti scorretti a causa della paura di essere stigmatizzati. Un’adeguata formazione può aiutare a ridurre queste insicurezze, chiarendo che il whistleblowing è un atto di responsabilità e non di tradimento.
Educare i dipendenti su come utilizzare i sistemi di whistleblowing, inclusi gli strumenti informatici e software disponibili garantisce, inoltre, che sappiano come e dove segnalare efficacemente. Questo aumenta le probabilità di segnalazioni tempestive e appropriate.
Durante le ore di formazione, possono essere usati esempi concreti e casi studio per aiutare i dipendenti a comprendere le situazioni in cui il whistleblowing è necessario. Questi esempi possono fungere da guida su come comportarsi quando si trovano di fronte a situazioni eticamente ambigue.
Ovviamente, l’educazione in materia non deve essere un evento unico, ma un processo continuo e sempre aggiornato da affidare esclusivamente ad esperti del settore.
Investire in programmi di formazione significa investire in un futuro più trasparente e responsabile, in cui ogni dipendente si sente parte attiva nel mantenere gli standard di integrità e giustizia.
Ecco che, con questo articolo, abbiamo visto il significato di whistleblowing e la sua crescente importanza nei contesti aziendali. Non si tratta solo di una pratica di segnalazione di comportamenti scorretti; il whistleblowing rappresenta un pilastro fondamentale per costruire una società sana!